08. Alcune religioni cristiane insegnano che Dio, nel suo amore, salverà tutta l’umanità e che pertanto non ha senso parlare di giudizio. Che cosa afferma la Bibbia al riguardo?

08. Alcune religioni cristiane insegnano che Dio, nel suo amore, salverà tutta l’umanità e che pertanto non ha senso parlare di giudizio. Che cosa afferma la Bibbia al riguardo?

La parola "giudizio" (essere valutato) rievoca sofferenze, vergogne e paure. Sin da bambini, abbiamo vissuto l’esperienza dell’essere stati giudicati: inopportunamente e in modo inappropriato. E, ancora oggi, a distanza di anni, di fronte a una parola pronunciata con un certo tono di voce o a uno sguardo scrutatore o di disapprovazione, stranamente, avvertiamo un profondo disagio interiore: senso di colpa, paura di aver fatto qualcosa di grave, ecc. Ci sentiamo giudicati!

Nella Parola di Dio la predicazione del "giudizio" evidenzia che la salvezza è una cosa seria e che il Signore non si lascia prendere in giro. Dio non è soltanto il Padre misericordioso, ma anche il Signore santo e giusto.

D’altra parte, che cosa sarebbe l’amore senza la giustizia o la giustizia senza l’amore? L’amore senza giustizia è debolezza e la giustizia senza amore è crudeltà. Diceva Schiller: "La storia del mondo è il giudizio del mondo". Così è anche la storia di ogni individuo, essa è il giudizio della persona. Noi siamo giudici di noi stessi! "Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne, ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna" (Gal 6:8). "Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta" (Prv 22:8).

La proclamazione del giudizio pre-avvento è una dottrina rilevante in molti insegnamenti di Gesù. Esso è suggerito anche da quei numerosi testi in cui i termini tecnici del giudizio non sono usati. Gesù parla spesso della ricompensa di Dio ricevuta o non concessa, il che sottintende un precedente giudizio d’investigazione (Mt 6:1; vedere 6:2,4,5,16,18; 10:41,42; Mc 9:41; Lc 6:23,35).

In Giovanni 5:28-29 si fa presente che "quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio". La risurrezione per la vita o per la condanna rappresenta il giudizio esecutivo di Cristo, che presuppone la fine del giudizio pre-millennio. In questo testo Cristo indica che le persone risusciteranno non per essere giudicate, ma come già giudicate. Se coloro che risusciteranno per la vita eterna o per la morte dovessero essere ancora giudicati, si verificherebbe una situazione assurda in cui i risultati del giudizio sarebbero notificati prima della convocazione del giudizio stesso.

APPROFONDIMENTO

Il giudizio che precede il ritorno di Cristo

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