Indubbiamente per gli avventisti questa data è particolarmente importante perché segna anche l’inizio del periodo delle 2.300 sere e mattine di Daniele 8:24, che per essi corrispondono a 2.300 anni reali e si concludono nel 1844, anno in cui Miller poneva il giorno del ritorno di Gesù, e in cui gli avventisti pongono l’inizio effettivo del giorno escatologico delle espiazioni, simbolo del giudizio finale. Coloro che cercano di attaccare questa data, commettono qualche errore storico. Parlano, per esempio, dell’anno 457 a. C. come quello in cui fu emanato il decreto di Artaserse che permise a Esdra di tornare a Gerusalemme, aggiungendo che nel decreto di Artaserse di Esdra 7:11-26 non si parla della ricostruzione di Gerusalemme. In realtà se si deve parlare di un ordine per la ricostruzione di Gerusalemme emanato dal re Artaserse si deve fare riferimento al permesso del re Artaserse concesso a Neemia per la ricostruzione di Gerusalemme (cfr. Neemia 2:5-8), ma questo decreto fu emanato dal re nel 444 a. C., cioè tredici anni dopo. In effetti la Bibbia fornisce quattro decreti o documenti ufficiali persiani a favore di Israele. L’unico che risponda ai requisiti della profezia e della storia, è però quello del 457 ad opera di Artaserse I. La scelta di quello riguardante Neemia sconvolge ogni possibilità di corrispondenza con la vita e il ministero di Cristo, cui la profezia di Daniele punta.
APPROFONDIMENTI
I 4 decreti persiani a favore di Israele. Perché scegliamo quello del 457 come base d’inizio della profezia delle 70 settimane di Daniele 9:24,25 e dei 2300 anni di Daniele 8:24?
Origine della data del 444 a.C. come data di partenza per la profezia delle 70 settimane di Daniele 9:24,25
Il significato cristologico della profezia delle 70 settimane di Daniele 9:24,25