La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno è la maggiore denominazione avventista scaturita da un movimento di risveglio centrato sull’attesa del ritorno glorioso di Cristo che si è prodotto nella prima metà del diciannovesimo secolo nell’America settentrionale.
Essa si colloca nel solco del protestantesimo, in una linea che parte dall’anabattismo svizzero, prosegue nel puritanesimo inglese prima e nordamericano poi, e infine si struttura nel periodo dei revival religiosi che hanno animato nel ‘700 e nell’800 la parte orientale deli Stati Uniti.
Notevoli sono i contributi alla teologia e alla sensibilità religiosa dell’avventismo da parte del metodismo e del battismo. Questa eredità protestante si fonde con radici millenariste che risalgono molto addietro nella storia cristiana e si riveste di una forte accentuazione escatologica.
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno è un movimento cristiano di tipo evangelicale che fonda la sua professione di fede sulla Sacra Scrittura, sulla grazia di Dio manifestatasi in Cristo Gesù, unico salvatore e mediatore.
Il nome, oltre a enfatizzare la sua impronta escatologica, ricorda un’altra caratteristica specifica della sua dottrina: l’osservanza del sabato, settimo giorno della settimana, come giorno di riposo dedicato all’adorazione perché memoriale della creazione e segno della sovranità divina.
Gli avventisti del settimo giorno costituiscono una comunità di convertiti cui si accede per libera scelta e attraverso il rito del battesimo dei credenti, che è praticato per immersione. Gli avventisti praticano altresì la Cena del Signore sotto le due specie. Essi credono nella vita eterna come dono di Dio e che l’immortalità si riceve al momento della risurrezione alla parusia.
Per quel che concerne la sua organizzazione, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno presenta un compromesso tra strutture rappresentative e congregazionali, essa è organizzata secondo un adattamento del modello presbiteriano-solidale.
L’appartenenza alla Chiesa avviene a livello della comunità locale, mentre l’autorità è delegata e collegata in forme sempre più ampie: più chiese di una certa area formano una conferenza (o federazione o missione); diverse conferenze formano un’unione; le circa cento unioni formano la Conferenza generale.
Le ultime statistiche mondiali indicano il numero dei membri battezzati a circa 19 milioni presenti in 203 nazioni. In Italia gli avventisti sono circa 9600, distribuiti in circa 140 comunità locali, diverse della quali straniere.
La crescita della Chiesa avventista del settimo giorno è notevolissima in alcune aree del mondo come l’America latina e l’Africa non islamica; in Europa si assiste a un notevole aumento di fedeli soprattutto negli Stati ex-comunisti. Per sostenere il proprio ministero pastorale e la notevole opera missionaria e assistenziale a livello mondiale, gli avventisti del settimo giorno praticano il sistema di versamento delle decime e delle offerte volontarie.
Una spiccata sensibilità ha sviluppato la Chiesa avventista sulle tematiche legate alla libertà religiosa e alla laicità dello Stato. Pur non appartenendo al Consiglio Ecumenico delle Chiese, la Chiesa avventista del settimo giorno collabora con vari organismi inter-ecclesiali che pongono l’accento sull’opera salvifica di Cristo e operano per il dialogo ecumenico e interreligioso.
L’attività internazionale sociale e di assistenza della Chiesa avventista del settimo giorno ha ricevuto ampi riconoscimenti; essa si sviluppa in gran parte attraverso ADRA; in Italia di particolare rilievo è l’impegno contro l’usura attraverso la Fondazione ADVENTUM.
Per approfondire, vedi: http://www.avventisti.it/ – http://www.adventist.org/