La risposta è sicuramente negativa. Non siamo mai stati membri, non lo siamo ora e non pensiamo che lo saremo visto il sistema organizzativo datosi dal Consiglio negli ultimi 50 anni. Purtroppo, qualche individuo poco onesto, o perlomeno male informato, ha fatto circolare la voce secondo la quale saremmo membri. Non solo non lo siamo a pieno titolo, ma neanche parzialmente, anche se in verità quest’ultima possibilità non è neanche contemplata.
Non eroghiamo alcun tipo di finanziamento al Consiglio e, non essendone membri, non abbiamo diritto di voto e non possiamo mandare nostri delegati alle sue assemblee, ai comitati esecutivi o agli incontri delle sue commissioni.
Va sottolineato che solo le chiese possono far parte del Consiglio, non i dipartimenti delle chiese. È dunque falso affermare che la chiesa avventista è membro del Consiglio mondiale delle chiese solo perché in alcune situazioni ha avuto delle relazioni (con lo status di osservatore) con un consiglio nazionale di chiese in un determinato paese. È anche sbagliato e fuorviante dire che la chiesa avventista è membro del Consiglio solo perché un avventista può far parte di una delle sue commissioni. È vero, per alcuni anni un insigne teologo avventista è stato eletto dal Consiglio per i suoi meriti personali come membro della Commissione denominata Fede e Costituzione, ma ciò non determina l’affiliazione automatica della chiesa avventista. Questo accordo ha offerto alla chiesa la possibilità di utili prese di coscienza, ma è servito anche a far conoscere il punto di vista avventista in maniera articolata ad alcuni dei maggiori teologi mondiali.